Già dalla vigilia era lecito attendersi una Williams veramente competitiva e così è stato; finalmente, dopo tanto lavoro, si è arrivati ad un prodotto "finito", che sembra non soffrire più di tutti quei mali di giovinezza che fino a qualche settimana fa affliggevano la vettura motorizzata BMW.
Quasi riusciva a rovinare la festa quell'irruento di Montoya, che, forse preso dalla smania di sorpassare uno Schumacher in evidente crisi con le sue gomme giapponesi, stava per "accompagnarlo" nella via di fuga… forse un po' più di prudenza sarebbe stata lecita.
La scuderia guidata da Frank Williams potrà esser contenta del duplice smacco rifilato ai più diretti concorrenti, avendo infatti battuto la Ferrari da un lato ed avendo visto la triste fine delle due freccie d'argento ferme per noie meccaniche l'una e per (negligenza?) l'altra.
Forse i tifosi del Cavallino non saranno contenti del fatto che d'ora in poi i Gp saranno una "cosa a tre", con, in agguato, le due Renault di Briatore, ma il pubblico appassionato apprezzerà di sicuro questa ritrovata concorrenza.
Per quanto riguarda i piloti e quanto siano riusciti a comunicare, si possono segnalare tra i più in forma un Raikkonen veramente in palla, fermato solo dal caso, un Montoya completamente diverso da quello delle prime gare di quest'anno e finalmente motivato e grintoso (anche troppo a volte); M.Schumacher è apparso invece forse un po' opaco, tutto indaffarato a colmare quella lacuna che le gomme giapponesi gli "regalano". Non convincono Barrichello e R.Schumacher, seppure a podio l'uno e addirittura primo l'altro, danno l'idea di piloti "qualunque" alla guida di vetture di un altro pianeta; viene da chiedersi cosa riuscirebbero a fare fuori da un top-team . Discorso a parte per David Coulthard, che non si stancherà mai di offrire al pubblico le sue "perle" migliori, come quando, in lotta con Alonso, quasi non lo infilzava con la propria vettura, per poi finire miseramente (e giustamente) a riflettere sull'errore nella via di fuga.
Nelle retrovie si sono viste finalmente le due Sauber arrivare al termine, ottime anche le verdi Jaguar, anche se il giovane Pizzonia è incappato in una penalizzazione; ottimo Button, a bordo di una vettura che, contrariamente a quella del Canadese, arriva a fine gara con regolarità. Una grande gioia deriva poi dal fatto che le due Minardi, seppure al fondo della fila, siano arrivate al termine; si spera che l'intervento di Ecclestone, in soccorso della casa di Faenza, possa riportare alla tranquillitèà la piccola scuderia e chissà, un domani, magari, regalarle anche un po' di competitività.
Sicuramente i valori in campo che troveremo tra una settimana in Francia saranno del tutto simili a quelli visti al Nurburgring, con la sola incognita Renault, in costante crescita, ora anche in termini di potenza.
Un discorso a parte lo merita Trulli, che continua a lottare contro forze arcane che non gli consentono di raccogliere punti neanche quando sembra andare tutto al meglio… in bocca al lupo Jarno!
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